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III Domingo de Advento


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Connesso al tema della testimonianza è quello dell’identità. Il cristiano non è il Cristo; la chiesa non è il Cristo. Solo Cristo può affermare con assoluta verità “Io sono”, eco del nome divino nella Scrittura (cf. Es 3,14). L’identità cristiana è relazionale e relativa a Cristo. Essa consiste in un’umanità precisa che si coglie in Cristo, dunque alla luce della fede. La semplicità del battesimo dischiude al cristiano la sua piena identità che è anche un programma di vita fino alla morte. Ovvero, fino alla testimonianza ultima e radicale del martirio (in greco martyría significa “testimonianza”). Testimoniare il nome “cristiano” può condurre alla perdita della vita. Anzi, afferma Cipriano di Cartagine, si può essere martire solo essendo testimone nel quotidiano dell’esistenza: “La gloriosa corona della loro confessione sarà rimossa dal capo dei martiri se si scoprirà che essi non l’hanno acquisita con la fedeltà al vangelo, che sola fa i martiri”.

Questa domenica è anche l’occasione per meditare sulla figura di Giovanni. I toni e i tratti del suo ministero e della sua testimonianza hanno qualcosa da insegnare alla chiesa di sempre. Il suo essere una mano che fa segno, un indice che orienta la direzione dello sguardo e dei passi verso Cristo, il suo saper riconoscere il proprio posto e restarvi con fedeltà, il suo far spazio al Veniente, il suo diminuire nella gioia e nell’amore di fronte al Signore, tutto questo dice una libertà e un amore grandi che necessitano sempre alla testimonianza ecclesiale. Proprio per non sostituirsi al Signore.

Paradossale testimone che precede Cristo, Giovanni svolge un ministero essenziale anche per i testimoni che seguiranno Cristo, che verranno dopo. Scrive Origene: “Il mistero di Giovanni si compie nel mondo fino a oggi. In chiunque sta per accedere alla fede in Gesù Cristo, è necessario che prima vengano nel suo cuore lo spirito e la forza di Giovanni per preparare al Signore un uomo ben disposto e per appianare i cammini e raddrizzare le asperità del suo cuore”.
Colui che precede Cristo, introduce anche a Cristo.

LUCIANO MANICARDI

Comunità di Bose
Eucaristia e Parola
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