O Cardeal Carlo Maria Martini
Bose, 1 setembro 2012
Profundamente tocados pela morte do p. Carlo Maria Martini, agora ardente intercessor de junto Deus, o Prior e toda a comunidade unem-se à oração e ao pesar de todos os que o estimam.
Bose, 1 settembre 2012
Profondamente toccati dalla morte di p. Carlo Maria Martini, ora ardente intercessore presso Dio, il priore e la comunità si uniscono alle preghiere e ai sentimenti di tutti quanti lo amano.
Ricordiamo la sua ultima visita a Bose: “Vedo ormai davanti a me la vita eterna – ci disse con grande semplicità e forza – sono venuto per darvi il mio ultimo saluto, il mio grazie al Signore per questa lunga amicizia nel Suo nome: conto sulla vostra preghiera e sul vostro affetto”. E così, come un padre pieno di sollecitudine, ci parlò della morte e del morire, della risurrezione e della vita: “Si muore soli! Tuttavia, come Gesù, chi muore in Dio si sa accolto dalle braccia del Padre che, nello Spirito, colma l’abisso della distanza e fa nascere l’eterna comunione della vita. Nella luce della risurrezione di Gesù possiamo intuire qualcosa di ciò che sarà la risurrezione della carne. L’anticipazione vigilante della risurrezione finale è in ogni bellezza, in ogni letizia, in ogni profondità della gioia che raggiunge anche il corpo e le cose”.
Ripercorrendo in queste ore la nostra corrispondenza di questi ultimi anni con p. Martini, colpisce il ritornare puntuale soprattutto di due parole: grazie e comunione. Parole che più che mai si inverano in tutti noi in questo momento. Intensamente rivelativo del suo animo di uomo e di credente risuona poi questo biglietto del 15 ottobre 2011: Carissimo Enzo, ho letto quanto hai voluto scrivere benignamente su di me. Non vorrei che ci fosse in giro una qualche tendenza mitica. Io sento molto ciò che ho mancato di fare, e per questo vi ringrazio per la vostra preghiera.
Tuo CMM