De Ivrea a Bose
Da Ivrea, città di antiche origini e ricca di testimonianze del passato, si attraversa la zona montagnosa alle spalle della cittadina, dove in un incantevole scenario naturale ai piedi delle Alpi sono collocati cinque piccoli laghi. Raggiunta la Serra, la lunga collina che domina Ivrea verso est, la si percorre lungo il fianco meridionale, attraversando i boschi e i prati che la ricoprono, e incontrando antiche costruzioni medievali, poste in panoramica posizione sulla pianura sottostante.
Apri la carta della zona dove ritrovare il percorso descritto in dettaglio nelle pagine seguenti.
Tappa 1 – Da Ivrea a Chiaverano
Distanza: circa 6 Km
Dislivello 80 mt
Tempi di percorrenza, soste escluse: circa 2h
Percorso testato in gennaio 2007
Da Ivrea a Chiaverano si possono compiere innumerevoli percorsi attraversando l’affascinante zona dei cinque laghi. Lasciamo l’itinerario aperto, fornendovi solo alcune informazioni di massima per permettervi di scegliere un percorso che tocchi i punti che preferite visitare. Rivolgendovi all’ufficio turistico locale potrete avere cartine e pubblicazioni dettagliate sulla zona.
Ivrea ha un grazioso centro storico, raggiungibile in 10 minuti dalla stazione. Una visita dei punti più caratteristici (piazza del municipio, piazza Ottinetti, zona del castello e del Duomo…) richiede circa un ora. Le Alpi incombono alle spalle della città e salendo verso Chiaverano si fanno sempre più vicine. La cima che domina Ivrea è il Monbarone, alla sua sinistra si vede l’imbocco della Val’d’Aosta e alla sua destra la lunga collina della Serra.
Una buona rete di sentieri, accuratamente segnalati, si snoda nella zona dei 5 laghi di Ivrea, attraverso i boschi e le montagnole arrotondate dall’antico ghiacciaio della Val d’Aosta. Per raggiungere Chiaverano potete puntare direttamente sul lago Sirio, il più esteso, percorrendo la strada provinciale 75 che parte dal piazzale del mercato a nord del centro storico, sul lato opposto a quello della stazione. Dirigendovi verso Cascinette d’Ivrea potete raggiungere il lago San Michele, da questi il lago Campagna o il lago Sirio per un'altra via, e poi Chiaverano.
Utilizzando i mezzi pubblici che partono dalla stazione si possono raggiungere i paesi di Montaldo
Dora e Borgofranco d’Ivrea e da questi i laghi Pistono e Nero, evitando le zone più edificate a ridosso di Ivrea. Il lago Nero è il più selvaggio, incassato tra ripidi pendii ricoperti di boschi. Il lago Pistono, dominato dal castello di Montaldo, è un luogo di grande fascino. Dalla stazione di Ivrea partono autobus che raggiungono direttamente Chiaverano o il lago Sirio e permettono di abbreviare il percorso.
Tappa 2 – Da Chiaverano a Bose
Distanza: circa 12 Km
Dislivello 250 mt
Tempi di percorrenza, soste escluse: 3h e 20 min
Percorso testato in gennaio 2007
Raggiunta Chiaverano seguire le indicazioni della Via Francigena per la chiesa di Santo Stefano di Sessano che domina il paese a nord-est dell’abitato. La chiesa posta in posizione panoramica, è circondata da un piccolo parco con strutture per la sosta e area pic-nic. L’edificio risale all’XI secolo e conserva al suo interno antichi affreschi, visibili dalla finestra posta sulla facciata. Volgendo le spalle a Chiaveranosi vede a destra una lunga collina che si protrae verso la pianura. Si tratta della Serra (vedi nota 1) che si percorrerà fino a raggiungere Bose. Dallo spiazzo all’ingresso dell’area attrezzata dirigersi in salita verso le case, seguendo le indicazioni per l’asilo. La strada asfaltata si inerpica tra le case e la si percorre senza mai lasciarla. Superati gli ultimi edifici, a destra, termina l’asfalto, e si prosegue nel bosco. Si raggiunge in breve la
cresta del rilievo (20 min. da Santo Stefano), la strada svolta decisamente a sinistra, proseguendo per breve incassata. Quando la strada raggiunge l’altro versante ignorare le due vie a sinistra e prendere a destra. Scendere nel bosco fino a raggiungere, dopo 5 minuti, una strada asfaltata. Prendere destra costeggiando un’area recintata senza alberi dove è posta la presa dell’acquedotto di Bollengo. Si prosegue percorrendo in leggera discesa il valloncello in cui si è giunti e al bivio successivo tenere la destra continuando sempre in discesa.Poco dopo si giunge alla chiesa di Santa Maria Maddalena, posta a destra della strada in corrispondenza di un area giochi con fontana (40 min. da Santo Stefano). La chiesa, di origini medioevali, conserva murata sul lato sinistro una lapide funeraria tardo romana (440 d.C.) che ricorda il negoziante Basilio del “vicus Atarca.
Proseguendo oltre la chiesa si raggiunge un bivio dove si svolta a sinistra per via Salecchio, seguendo le indicazioni della Via Francigena per il campanile di San Martino di Paerno. Raggiunto un tornante superare la sbarra che blocca l’accesso ad un coltivo e girare a sinistra sulla vecchia mulattiera col fondo di ciotoli. Dopo alcune centinaia di metri si raggiunge una strada in terra battuta e si svolta a destra. Si prosegue su questa strada, ormai in vista dell’antico campanile romanico di San Martino (XI sec.), che si raggiunge prendendo a destra nei prati (30 min. da Santa Maria).
Tornati sulla strada di arrivo, fuori dal recinto del campanile al limite del bosco, si prosegue verso la cascina che, volgendosi verso la pianura, si vede a sinistra. Ignorare le vie che salgono nel bosco e superare un grosso masso tra le betulle. La strada affiancata a destra una recinzione di legno e prosegue accanto ai prati fino ad un bivio (alle vostre spalle c’è un cartello che indica la via per il campanile) dove si prende a sinistra la via in leggera salita. Si raggiunge un nuovo bivio di fronte all’ingresso di una casa con laghetto e si prendere a sinistra la strada con fondo in cemento. A destra, in basso si vede il castello di Bollengo, dall’aspetto settecentesco. Si prosegue in leggera salita verso il bosco e giunti su una nuova strada si prende a destra, proseguendo quasi in piano nel bosco di castagni. Al bivio successivo (cartello di divieto di accesso) si svolta a sinistra in salita. Si incontra una diramazione a sinistra che si ignora proseguendo dritto fino a raggiungere le case di Broglina in corrispondenza di un ampia strada asfaltata (1h dal campanile). A sinistra, a breve distanza, c’è un bar preceduto da un ampio piazzale.
Si prosegue prendendo la strada sterrata proprio di fronte a quella di arrivo, a destra di un vecchio cippo in pietra bianca. La strada svoltando a sinistra passa dietro al bar e prosegue percorrendo un pianoro tra due creste della Serra. A sinistra, sulla cima del rilievo, emerge sopra gli alberi una poderosa torre-ripetitore. Dopo un quarto d’ora di cammino si raggiunge uno stretto bivio. Si prende a sinistra verso i pini, si attraversa il pianoro e si supera una casetta a destra. Il percorso prosegue in leggera salita seguendo la vecchia mulattiera tra i boschi fino a raggiungere, dopo un’ampia svolta a sinistra una cappellina (40 min. da Broglina).
Si prosegue sulla via di fronte alla cappellina, ignorando la strada che gli passa a destra. Proseguendo sulla cresta della Serra si giunge in vista del paese di Magnano, a sinistra in basso. Al bivio dopo le prime case si scende a sinistra. Raggiunta la strada asfaltata, ormai in paese, si prende ancora a sinistra fino a raggiungere, dopo poco, un negozio di alimentari (15 min dalla cappellina).
Si svolta a destra seguendo le indicazioni per Bose, fino a fuoriuscire dal paese proseguendo in discesa. Attraversando il paese si notano a sinistra, in alto, la chiesa parrocchiale di San Giovanni (XVII sec.), l’area del ricetto con la torre di ingresso e la chiesa di Santa Marta (XVIII sec.). Raggiunto un grande masso, a sinistra, si domina la Comunità di Bose. Si svolta a sinistra, nella strada poco più avanti, e prendendo a destra il sentiero accanto ai pini si arriva all’accoglienza del monastero (15 min. dal negozio).