Crónica da visita a Bose de Sua Santidade Tawadros II
Bose, 16 maio 2013
O elo que sentimos com a igreja copta é forte, fundado em laços de amizade e de fraternidade e no estudo e apreço e que a nossa comunidade sempre dedicou à grande tradição dos padres do deserto.
Fratel Guido rilegge, a nome di tutta la comunità, il discorso di saluto e di accoglienza che il priore ha rivolto direttamente al patriarca al momento del loro incontro. Sottolinea come questa visita sia un rinnovato segno della misericordia del Signore e un dono immeritato che accogliamo con gratitudine e con gioia. Ricorda l’amore che la comunità ha verso la chiesa copta e l’amicizia che da subito si è instaurata con alcune comunità copte in Italia e con i monasteri del deserto egiziano, che alcuni fratelli in diverse occasioni hanno avuto modo di visitare. Il legame che sentiamo con questa chiesa è forte, fondato su legami di amicizia, di fraternità ma anche sullo sguardo che la nostra comunità ha sempre avuto verso la grande tradizione dei padri del deserto e dei padri monastici, fonte inesauribile di ispirazione e di testimonianza per la nostra vita comune. Tradizione che sin dagli inizi è al cuore della nostra formazione monastica e che, attraverso la nostra attività editoriale, abbiamo voluto far conoscere anche ai lettori italiani.
Al termine della lettura del messaggio di fr. Enzo inizia l’ora media. È la preghiera a metà del giorno, segnata, in questa settimana che ci sta portando a festeggiare la Pentecoste, da salmi di lode, e che oggi in presenza del patriarca è celebrata con alcune particolarità tra cui la proclamazione del vangelo di Giovanni in cui si invoca l’unità di tutti i credenti, e con il canto del Padre nostro. La preghiera si conclude con la solenne benedizione che il patriarca impartisce a tutti i presenti.Accompagnato da tutti i fratelli e le sorelle, il patriarca, insieme ai membri della delegazione, esce dalla chiesa e si ferma per una foto con tutti i membri della comunità. Durante il pasto il patriarca Tawadros si è informato sui ritmi e le pratiche della nostra vita monastica, sulle sue origini e sul ministero di ospitalità praticato a Bose. Durante lo scambio dei doni, S.S. Tawadròs ha anche promesso di voler ritornare per sostare più a lungo e condividere per un paio di giorni la vita quotidiana del monastero.
Non abbiamo parole adeguate per esprimere il nostro ringraziamento al patriarca Tawadròs, ad Anba Kyrolos e all’intera delegazione – che hanno voluto inserire nei tempi strettissimi del loro soggiorno italiano anche la visita alla nostra comunità – ma soprattutto al Signore per i suoi doni e la sua misericordia rinnovata in questi giorni davvero senza misura. Di fronte a una tale abbondanza di segni di benevolenza non possiamo che fermarci pieni di stupore e di gratitudine. Grazie!
Delegazione Chiesa copta ortodossa
Sua Santità Tawuadros II,
Papa di Alessandria e Patriarca della sede di san Marco
Bakhomios,
metropolita di la Behìra, Matrukh e i 5 villaggi dell’ovest, Nord Africa
Hedra,
metropolita di Assuan, Kom Hombo, Edfou
Kyrollos,
vescovo per Milano e il Canton Ticino, Esarca per l’Europa
Abakir,
vescovo per i Paesi scandinavi
Gabriel
vescovo per Vienna e l’Austria
Epiphanios,
vescovo del monastero di san Macario
Abuna Anghelos,
segretario personale del Patriarca (per l’Egitto), Il Cairo
Abuna Serafim,
segretario personale del patriarca(per la Diaspora), Il Cairo
Abuna Danyal
Alcuni laici