Pellegrinaggio in Romania

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Dal 27 settembre al 4 ottobre sr. Mónica, sr. Paola e sr. Alice si recano in pellegrinaggio in Romania, nella regione di Moldova-Bucovina. Su loro invito c’è anche sr. Hanna della comunità di Grandchamp. Un viaggio pensato per visitare alcuni monasteri ortodossi e soprattutto ravvivare le amicizie nella stessa vocazione monastica.

M. Maria Magdalena e le sue consorelle del piccolo monastero di Copou a Iasi (fondato nel 2001) ci accolgono e ci sentiamo subito come a casa nostra. M. Maria Magdalena è un'amica di lunga data, frequenta i nostri convegni di spiritualità ortodossa, e per molti anni ha collaborato con Alice in un impegno ecumenico internazionale.

Con lei e m. Simeona partiamo poi per un giro di monasteri nelle contee di Neamt e Suceava. È una zona con una densità di presenza monastica unica. Si parla di due mila tra monasteri grandi e piccoli, skiti ed eremi. Nel nostro pellegrinaggio incontriamo un monachesimo, innanzitutto femminile, variegato e impegnato.

Un primo monastero visitato, che si rivela un bel dono del Signore, è il monastero di Diaconesti, con una cinquantina di monache, vicino a Bacau, in una regione montagnosa. In questa comunità viviamo le liturgie della domenica. Esperienza di una preghiera intensa e bella, cantata bene. Anche un colloquio con m. Evlogia e alcune sorelle sulle nostre rispettive esperienze di vita monastica ci parla al cuore.

Al monastero di Buciumeni ricambiamo una visita. Alcune delle monache con m. Maria avevano fatto un pellegrinaggio a Bari e Roma. In quella occasione le abbiamo ospitate nella nostra fraternità a Civitella San Paolo. Ricambiare la visita è l’occasione per approfondire il legame e conoscere la loro comunità, dove accolgono una trentina di persone anziane a cui danno assistenza.

Proseguiamo verso la regione dei “monasteri dipinti” (XIVs. e XVs.), che fanno parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Visitiamo Humor, Moldovita, Voronet e Sucevita. A Voronet rinsaldiamo il legame con m. Gabriela, anche lei attiva nei dialoghi ecumenici. Visitiamo la splendida chiesa, chiamata la “Cappella Sistina dell’Oriente” per l’affresco dell’Ultimo Giudizio sulla parete nord della chiesa. Ci fanno vedere inoltre tutto il complesso monastico, dove conservano l’antica chiesetta di legno. Anche nel monastero di Sucevita godiamo di una genuina accoglienza e di un buon scambio con m. Mihaela e alcune sorelle.

Menzioniamo ancora una visita nel bellissimo eremo Sihastria Putnei, una comunità di monaci, vicinissimo alla frontiera con l'Ucraina.

Anche a Iasi, città dei dodici monasteri, con la cattedrale-santuario dedicata a Santa Paraskeva, visitiamo tre comunità. Nel monastero Frumuosa, del XIV secolo, ci incontriamo con m. Sofia e m. Ekatarina che ci parlano della loro vita monastica in città. Tramite l’accoglienza e l’ascolto offrono un importante sostegno e accompagnamento delle persone. Anche la trasmissione della fede è un tema attuale a cui cercano di rispondere attraverso un piccolo museo di arte contemporanea. Ci è rimasto impresso nel cuore l’incontro con le monache del monastero di S. Silvano l’Athonita, che si trova in un quartiere popolare della città. M. Sofronia e le sue sette sorelle ci raccontano dei loro inizi (dopo la caduta del comunismo) e come il problema dei “bambini/ragazzi di strada” si presentava a loro come una forte chiamata. Oggi le monache vivono un impegno di accompagnamento alle famiglie più disagiate. P. Nikodim, che abbiamo incontrato nel suo monastero di Bucium, vive anche lui la preoccupazione per i giovani. Egli si reca regolarmente in diverse scuole per offrire agli studenti una possibilità di un ascolto.

Il nostro pellegrinaggio ci ha portato anche a qualche incontro più istituzionale: un simpatico pranzo con il metropolita Damaskin, ausiliare di Suceava, e un incontro con il metropolita Nichofor, vicario di Iasi. Con ambedue lo scambio era molto aperto e fraterno. Un altro bel incontro è stato quello con l’archimandrita Gavril Alexa, il responsabile per i monasteri della Moldavia.

sorella Alice