La radicalità della comunione
Il “non fare riserve di se stessi” richiede quel fondamentale monastico che è l’obbedienza, l’unico che, per quanto ci contesti in profondità, e forse proprio grazie a questo, ci consente anche di liberarci dal soggettivismo e dalla tirannia del nostro psichismo, e di operare una conversione, un cambiamento appunto, radicale.