Lavori del 3 giugno
Monastero di Bose
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto – Cei
Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
XV CONVEGNO LITURGICO INTERNAZIONALE
ABITARE
CELEBRARE
TRASFORMARE
processi partecipativi tra liturgia e architettura
BOSE, 1-3 giugno 2017
Si conclude oggi il XV Convegno Liturgico Internazionale, organizzato dal Monastero di Bose e dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’edilizia di Culto della CEI.
Le conferenze di quest’ultima sessione – presieduta da fr. Goffredo Boselli, membro del Comitato scientifico – ruotano intorno al verbo /TRASFORMARE/ cioè dare nuova vita ai luoghi. Ogni spazio costruito dall’uomo è un organismo vivo e per questo in continua trasformazione, autentica metamorfosi di finalità, usi e forme. Semper reformanda è la Chiesa, anche nelle sue architetture. La tradizione ecclesiale – che è trasmissione del fuoco e non nostalgia delle ceneri – abita e vive gli spazi della comunità nei suoi continui mutamenti; inevitabilmente, dunque, e vitalmente li trasfigura, perché continuino ad essere eloquenza dell’oggi di Dio per gli uomini che vivono l’oggi della Chiesa nell’oggi del mondo. Dare nuova vita alle cose non è solo compito del divino, ma richiede il contributo dell’umano.
Il prof. Carlo Ratti del Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove dirige il Senseable City Lab, propone una riflessione su «Temporaneo e permanente in architettura», mentre l’architetto Mario Cucinella di Bologna, docente presso la Facoltà di Architettura di Ferrara, l’Università di Nottingham, lo IED di Torino, l’Università Federico II di Napoli, e direttore del comitato scientifico di PLEA (Passive and Low Energy Architecture), offre una rilettura trasversale dei temi percorsi durante i tre giorni di questo convegno: Abitare, Celebrare e Trasformare.
Al termine di un tempo di dibattito e dialogo fra relatori e pubblico, il presidente del Comitato scientifico, fr. Enzo Bianchi, porge all’assemblea i saluti e i ringraziamenti conclusivi, alla fine del XV Convegno Liturgico Internazionale di Bose, che ha cercato di mettere in evidenza la dimensione partecipativa dell’esperienza ecclesiale e architettonica, nel movimento virtuoso fra committenza, architetti, artisti e comunità cristiana. Ancora una volta si conferma che non è possibile pensare e realizzare gli spazi di una chiesa senza il coinvolgimento delle persone e delle comunità chiamate ad abitare i luoghi di vita della Chiesa, in profonda sinergia con il tessuto sociale e ambientale circostante.