Un’esigenza che sempre più s’impone è inoltre la capacità della liturgia di accogliere e interpretare le trasformazioni in atto del modo di credere e di vivere la ricerca spirituale.
La meditazione si è incentrata sulla passione, morte e resurrezione di Gesù nel vangelo secondo Giovanni, il vangelo “altro”. In queste pagine conclusive del quarto vangelo Gesù manifesta la gloria dell’amore, per questo è l’uomo per eccellenza
Ma di quale storia ci parla il Vangelo di Luca? Certo ci offre la storia nella quale la vicenda di Gesù di Nazareth si colloca. Una storia fatta di inizi, di ricominciamenti, di incontri, di dialoghi, di parabole con diversi personaggi che si intrecciano. Ma non è solo questa la storia di cui e “alla quale” Luca parla.
La verità di Dio richiede la responsabilità dell’essere umano, richiede la profezia. Oggi più che mai ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di persone che prendano la parola con audacia.
L’espressione “specchio delle Scritture” (Gc 1,23-24), è stata utilizzata nella tradizione teologica e filosofica con significati differenti.
I faccia a faccia di Gesù hanno mostrato la necessità dello stare in relazione, che è rivelazione e salvezza.
In un clima di silenzio e condivisione, da lunedì 10 a venerdì 14 la comunità accoglie una settantina di presbiteri per un corso di esercizi spirituali. Le meditazioni di fratel Luciano Manicardi hanno come tema la Lettera ai Filippesi.