Clementina Mazzucco

Leggi tutto: Clementina MazzuccoClementina Mazzucco, dal 1975 al 2015 è stata docente di Letteratura cristiana antica e di Filologia ed esegesi neotestamentaria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Membro del Collegio docenti del Dottorato in Culture classiche e moderne, ha fatto parte del corpo docente dei Dottorati in Filologia e letteratura greca e latina (dal 1986 al 1999); Storia religiosa (dal 2000 al 2003); Filologia e letteratura greca, latina e bizantina (dal 2001). Membro del Comitato direttivo del Centro interfacoltà ed interdipartimentale di Scienze Religiose, facente capo alla Biblioteca di Scienze religiose E. Peterson di Torino, dal 2004 al 2010, ha fatto parte della Giunta direttiva della Consulta universitaria di letteratura cristiana antica. Membro della Direzione scientifica della Collana di testi patristici e umanistici “Corona Patrum Erasmiana”, promossa dal Centro Europeo di Studi Umanistici Erasmo da Rotterdam, ha approfondito molti temi di ricerca, fra i quali la fortuna dell’Apocalisse nella tradizione cristiana, il Vangelo di Marco, la figura e il ruolo delle donne nel cristianesimo antico, i racconti di pellegrinaggio, l’opera e il pensiero di Agostino, la figura di Michele Pellegrino e la letteratura cristiana antica.

Fra gli studi dedicati al vescovo-patrologo torinese ha curato i volumi: Studi su Michele Pellegrino nel ventennale della morte, a cura di Clementina Mazzucco, Pàtron, Bologna 2010; M. Pellegrino, Il popolo di Dio e i suoi pastori. Cinque conferenze patristiche, a cura di Clementina Mazzucco, con la collaborazione di Chiara de Filippis, Effatà, Cantalupa (To) 2011.

Gabriele Mana

Leggi tutto: Gabriele ManaGabriele Mana (Marene 1943). Dopo gli studi nei seminari di Giaveno e Rivoli, il 25 giugno 1967 è stato ordinato presbitero dall’arcivescovo Michele Pellegrino per l’arcidiocesi di Torino. Ha iniziato il suo ministero come vicario della parrocchia Stimmate di san Francesco a Torino, dal 1967 al 1968, ed è poi diventato vicario della parrocchia di san Cassiano a Grugliasco. Nel 1974 è stato nominato parroco di santa Caterina da Siena nel quartiere Vallette di Torino. Dal 1993 al 2001 è parroco di san Giovanni Battista ad Orbassano, vicario episcopale di Torino Ovest e membro del collegio dei consultori.

Il 13 luglio 2001 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Biella. Il 1º settembre successivo ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Torino, dal cardinale Severino Poletto, coconsacranti il vescovo Massimo Giustetti e l’arcivescovo Enrico Masseroni. Il 7 ottobre ha preso possesso della diocesi di Biella.

Luigi Bettazzi

Leggi tutto: Luigi BettazziLuigi Bettazzi (Treviso 1923), vescovo emerito di Ivrea, è l’unico vescovo cattolico italiano oggi vivente che ha preso parte al Concilio Vaticano II.  Ordinato presbitero il 4 agosto 1946 a Bologna, si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna. Il 10 agosto 1963 è stato nominato vescovo titolare di Tagaste e vescovo ausiliare di Bologna. Il 4 ottobre 1963 è stato consacrato vescovo dal cardinale Giacomo Lercaro. Ha partecipato a tre sessioni del Concilio Vaticano II. Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966, è diventato vescovo di Ivrea, diocesi che reggerà sino al 1999. Nel 1968 è stato nominato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e nel 1978 ne è diventato presidente internazionale, fino al 1985 vincendo per i suoi meriti il Premio Internazionale dell’Unesco per l’Educazione alla Pace.

Oreste Aime

Leggi tutto: Oreste AimeOreste Aime, presbitero della diocesi di Torino, è docente presso il Polo Teologico di Torino. Già direttore della sezione torinese della Facoltà teologia dell’Italia Settentrionale, membro del consiglio presbiterale, è responsabile della rivista Itinerari e membro della redazione dell’Archivio Teologico Torinese. I suoi ambiti di ricerca e di insegnamento spaziano dalla Logica e Filosofia del linguaggio all’Epistemologia e Metafisica, dalla Filosofia morale alla Filosofia teorica e alla Filosofia della Religione, con una particolare attenzione dedicata ai rapporti fra Letteratura e religione. Fra le sue principali pubblicazioni: (con M. Operti) Religione e religioni. Guida allo studio del fenomeno religioso, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1999 ; Senso e essere. La filosofia riflessiva di Paul Ricoeur, Cittadella, Assisi 2007; Per chi suona la campana. Il mistero della morte, UTET Università, Torino 2008; Il circolo e la dissonanza. Filosofia e religione nel Novecento, e oltre, Effatà, Cantalupa 2010; Il curato di don Chisciotte, Cittadella, Assisi 2012; Il senso e la forza, Effatà, Cantalupa 2015.

Foto del 21 maggio

Foto del 22 maggio e sintesi del convegno

Si è aperto sabato 21 maggio il convegno internazionale di spiritualità su Matta el Meskin, cui hanno partecipato un centinaio di persone di nazionalità e confessioni cristiane diverse. Il priore di Bose, fratel Enzo Bianchi, ha presentato il convegno tratteggiando alcune caratteristiche del monaco copto Matta el Meskin, che “non si è mai stancato di cercare vie di pace e di comunione con gli altri cristiani. E l’ha fatto restando saldamente attaccato a Cristo e alla sua parola”. “L’unità che Matta cercava – ha ricordato il primo relatore anba Epiphanios, successore di Matta el Meskin nella guida del Monastero di San Macario – non è un’unità di tipo sentimentale, a gloria dell’uomo, neppure un’unità basata su coalizioni che rendono i deboli forti e i forti ancora più forti: è, piuttosto, un’unità in Dio, che nasce dalla consapevolezza che Cristo ha amato e salvato tutta l’umanità, senza distinzioni”. 

Tra le relazioni del pomeriggio, c'è stata quella scritta da abuna Wadid, monaco di San Macario, che non ha potuto essere presente di persona. Letto da fratel Markos el Makari di Bose, il testo di Wadid ricordava, tra altri aspetti, l'importanza che Matta el Meskin attribuiva alla parola di Dio: “Se il monaco mette tutto se stesso sotto la Parola, cioè le obbedisce, la Parola gli dona forza e gioia. Se invece si mette sopra la parola, cioè ne fa uno strumento per glorificare se stesso, non ne trarrà alcuna benedizione”.

La seconda e ultima giornata del convegno, domenica 22 maggio, si apre la mattina con una tavola rotonda, moderata da fratel Guido Dotti di Bose, cui partecipano persone di confessioni cristiane diverse, e termina con le conclusioni di fratel Guido, che nota: “Non si sente la mancanza di non aver mai incontrato Matta el Meskin, perché la vita che egli ha vissuto in Cristo continua oggi nei suoi discepoli: quello che ha potuto vivere per grazia del Signore, vive ancora”.

Nel pomeriggio, per finire, è stato proiettato un documentario del 2012 su Matta el Meskin, l’unico finora realizzato. Prodotto da un giovane regista arabo, di religione musulmana, è stato visto in arabo con i sottotitoli in inglese.

 

Comunicato stampa iniziale

In occasione del 10° anniversario del passaggio dell’igumeno Matta el Meskin dalla morte alla Vita, il Monastero di Bose in collaborazione con il Monastero di San Macario in Egitto organizza il primo convegno internazionale ed ecumenico dedicato a una delle più importanti figure del monachesimo copto contemporaneo che si terrà il 21 e il 22 di maggio 2016.

Continua la lettura