Ora che anche per lui, che aveva scelto proprio Benedetto come nome da papa, nulla più si frappone all’amore di Cristo che lo accoglie e all’incontro con Colui che ha tanto cercato, noi fratelli e sorelle di Bose desideriamo rendere grazie al Signore per aver donato alla Chiesa e al mondo un testimone fedele del Vangelo come papa Benedetto XVI.
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Non solo e non tanto a noi, fratelli e sorelle di Bose, ma ad amici e lettori un po’ in tutto il mondo: giustamente Giulia Galeotti su L’Osservatore romano ha ricordato che Jim Forest “con delicatezza, passione e grande profondità, ci ha fatto conoscere giganti del Novecento come Dorothy Day, Thomas Merton e Daniel Berrigan”. Ma Jim ha fatto qualcosa in più che farceli conoscere: ce li ha fatti amare, proprio perché a sua volta li aveva amati.
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