Gabriele Mana

Leggi tutto: Gabriele ManaGabriele Mana (Marene 1943). Dopo gli studi nei seminari di Giaveno e Rivoli, il 25 giugno 1967 è stato ordinato presbitero dall’arcivescovo Michele Pellegrino per l’arcidiocesi di Torino. Ha iniziato il suo ministero come vicario della parrocchia Stimmate di san Francesco a Torino, dal 1967 al 1968, ed è poi diventato vicario della parrocchia di san Cassiano a Grugliasco. Nel 1974 è stato nominato parroco di santa Caterina da Siena nel quartiere Vallette di Torino. Dal 1993 al 2001 è parroco di san Giovanni Battista ad Orbassano, vicario episcopale di Torino Ovest e membro del collegio dei consultori.

Il 13 luglio 2001 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Biella. Il 1º settembre successivo ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Torino, dal cardinale Severino Poletto, coconsacranti il vescovo Massimo Giustetti e l’arcivescovo Enrico Masseroni. Il 7 ottobre ha preso possesso della diocesi di Biella.

Luigi Bettazzi

Leggi tutto: Luigi BettazziLuigi Bettazzi (Treviso 1923), vescovo emerito di Ivrea, è l’unico vescovo cattolico italiano oggi vivente che ha preso parte al Concilio Vaticano II.  Ordinato presbitero il 4 agosto 1946 a Bologna, si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna. Il 10 agosto 1963 è stato nominato vescovo titolare di Tagaste e vescovo ausiliare di Bologna. Il 4 ottobre 1963 è stato consacrato vescovo dal cardinale Giacomo Lercaro. Ha partecipato a tre sessioni del Concilio Vaticano II. Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966, è diventato vescovo di Ivrea, diocesi che reggerà sino al 1999. Nel 1968 è stato nominato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e nel 1978 ne è diventato presidente internazionale, fino al 1985 vincendo per i suoi meriti il Premio Internazionale dell’Unesco per l’Educazione alla Pace.

Oreste Aime

Leggi tutto: Oreste AimeOreste Aime, presbitero della diocesi di Torino, è docente presso il Polo Teologico di Torino. Già direttore della sezione torinese della Facoltà teologia dell’Italia Settentrionale, membro del consiglio presbiterale, è responsabile della rivista Itinerari e membro della redazione dell’Archivio Teologico Torinese. I suoi ambiti di ricerca e di insegnamento spaziano dalla Logica e Filosofia del linguaggio all’Epistemologia e Metafisica, dalla Filosofia morale alla Filosofia teorica e alla Filosofia della Religione, con una particolare attenzione dedicata ai rapporti fra Letteratura e religione. Fra le sue principali pubblicazioni: (con M. Operti) Religione e religioni. Guida allo studio del fenomeno religioso, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1999 ; Senso e essere. La filosofia riflessiva di Paul Ricoeur, Cittadella, Assisi 2007; Per chi suona la campana. Il mistero della morte, UTET Università, Torino 2008; Il circolo e la dissonanza. Filosofia e religione nel Novecento, e oltre, Effatà, Cantalupa 2010; Il curato di don Chisciotte, Cittadella, Assisi 2012; Il senso e la forza, Effatà, Cantalupa 2015.

Foto del 21 maggio

Foto del 22 maggio e sintesi del convegno

Si è aperto sabato 21 maggio il convegno internazionale di spiritualità su Matta el Meskin, cui hanno partecipato un centinaio di persone di nazionalità e confessioni cristiane diverse. Il priore di Bose, fratel Enzo Bianchi, ha presentato il convegno tratteggiando alcune caratteristiche del monaco copto Matta el Meskin, che “non si è mai stancato di cercare vie di pace e di comunione con gli altri cristiani. E l’ha fatto restando saldamente attaccato a Cristo e alla sua parola”. “L’unità che Matta cercava – ha ricordato il primo relatore anba Epiphanios, successore di Matta el Meskin nella guida del Monastero di San Macario – non è un’unità di tipo sentimentale, a gloria dell’uomo, neppure un’unità basata su coalizioni che rendono i deboli forti e i forti ancora più forti: è, piuttosto, un’unità in Dio, che nasce dalla consapevolezza che Cristo ha amato e salvato tutta l’umanità, senza distinzioni”. 

Tra le relazioni del pomeriggio, c'è stata quella scritta da abuna Wadid, monaco di San Macario, che non ha potuto essere presente di persona. Letto da fratel Markos el Makari di Bose, il testo di Wadid ricordava, tra altri aspetti, l'importanza che Matta el Meskin attribuiva alla parola di Dio: “Se il monaco mette tutto se stesso sotto la Parola, cioè le obbedisce, la Parola gli dona forza e gioia. Se invece si mette sopra la parola, cioè ne fa uno strumento per glorificare se stesso, non ne trarrà alcuna benedizione”.

La seconda e ultima giornata del convegno, domenica 22 maggio, si apre la mattina con una tavola rotonda, moderata da fratel Guido Dotti di Bose, cui partecipano persone di confessioni cristiane diverse, e termina con le conclusioni di fratel Guido, che nota: “Non si sente la mancanza di non aver mai incontrato Matta el Meskin, perché la vita che egli ha vissuto in Cristo continua oggi nei suoi discepoli: quello che ha potuto vivere per grazia del Signore, vive ancora”.

Nel pomeriggio, per finire, è stato proiettato un documentario del 2012 su Matta el Meskin, l’unico finora realizzato. Prodotto da un giovane regista arabo, di religione musulmana, è stato visto in arabo con i sottotitoli in inglese.

 

Comunicato stampa iniziale

In occasione del 10° anniversario del passaggio dell’igumeno Matta el Meskin dalla morte alla Vita, il Monastero di Bose in collaborazione con il Monastero di San Macario in Egitto organizza il primo convegno internazionale ed ecumenico dedicato a una delle più importanti figure del monachesimo copto contemporaneo che si terrà il 21 e il 22 di maggio 2016.

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Comunicato stampa - Arabic version

International Conference on Spirituality

MATTHEW THE POOR
A Contemporary Desert Father

arabic version

21 - 22 May 2016
Monastery of Bose

المُلتقى الدولي للروحانية

الأب متى المسكين : أب البرية المعاصر

دير بوزي، 21-22 مايو 2016

بالتعاون مع دير القديس أنبا مقار ببرية شيهيت (مصر)

بيان صحفي أولي

بمناسبة الذكرى السنوية العاشرة لعبور الأب متّى المسكين من الموت إلى الحياة، ينظم دير بوزي بالتعاون مع دير القديس أنبا مقار في مصر، أول مُلتقى دولي ومسكوني مخصَّص لأحد أهم الشخصيات في الرهبنة القبطية المعاصرة. وسيُعقد هذا الملتقى يومي 21 و 22 مايو 2016.

كان الأب متّى المسكين (1919ــ 2006) راهبًا وأبًا روحيًّا لدير أنبا مقار في بريّة شيهيت من عام 1969 وحتى نياحته. ويعتبره الكثيرون شخصية خاريزماتية نادرة، ذات عمق بشري وروحي عظيم، ويمثل أحد ألمع المفسرين المسيحيين في مصر وأبًا لنهضة روحية هامة، رهبانية وثقافية، داخل الكنيسة القبطية الأرثوذكسية. وهو شخصية لم تُكتشف بعد بشكل كامل فإن المُلتقى يسعى إلى تسليط الأضواء على عدة جوانب من شخصيته الغنية بالقيم المتنوعة.

إذا كان حب الله هو الذي قاد الأب متًّى لترك العالم والتوجه لدير فقير للغاية في صعيد مصر، وهو دير الأنبا صموئيل المعترف، فلم يسلَمْ من تحمل صليب سوء الفهم والتهميش من قبل السلطات الكنسية. إلا أنه اليوم، في عهد البابا تاوضروس الثاني، بابا الإسكندرية وبطريرك الكرازة المرقسية، بدأ مسيحيو مصر جني الثمار الروحانية العميقة للأب متى الذي تستمر أعماله في الانتشار.

عبر كل حياة أبينا متى الرهبانية، يظهر أن اشتياقه العميق كان دائمًا أن يعيش الإنجيل جذريًّا مع البقاء في انفصال جسدي عن العالم، وإن كان في اتحاد روحي بكل البشر من خلال الصلاة، والحب، وحسن الضيافة، وخدمة المعوزين. الأب متّى المسكين استطاع بكتاباته أن يجمع حول نفسه مدرسة لاهوتية وروحية حقًّا وحقيقةً. واليوم يتناثر تلاميذه – سواء الذين رأوه أو الذين لم يروه – ليس فقط في مصر بل في شتى أنحاء العالم بفضل انتشار أعماله في العالم من خلال ترجمة بعضها إلى خمسة عشرة لغة.

الأب متّى المسكين كفؤٌ أن يخاطب معاصريه، أينما كانوا، بقوة آباء البرية القدامى ولغتهم وقيمهم الروحية.

وهذا الأمر مرجعه هو روحانية الأب متَّى التي تميَّز بها: روح ميستيكية وحارة تتأملالكتاب المقدس وكتابات الآباء، بعيدًا عن المواعظ السهلة والعقائديات الجامدة. وحتى الرهبنة كما أرادها وعاشها متَّى المسكين هي مميزة بالمقارنة مع المألوف بين معاصريه: رهبنة ناسكة ومتأصلة في روحانية آباء البرية، وفي الوقت ذاته مثقفة ومنفتحة على العالم المعاصر. في دير القديس أنبا مقار بدأ أبونا متّى إحياءً هامًا للحياة الرهبانية وإصلاحها بإجراء أعمال ترميم وتوسيعات ضخمة استمرت عدة سنوات، وأعطى فرص العمل لكثير من العمال. في عشر سنوات زاد عدد الرهبان من العشرات الأوائل لحوالي ثمانين (حاليا حوالي مائة وثلاثين). ما يقرب من ألف هكتار من الأراضي المحيطة تم استقطاعها من الصحراء، واستصلاحها، وريها، وتحويلها إلى حقول مزروعة، وحدائق خضروات، وبساتين، ومراعٍ، وتشغيل ما يقرب من 700 عامل لا يزالون حتى اليوم يعيشون في مساكن تابعة للدير. وبالتالي، أصبح دير القديس أبو مقار نموذجًا للعديد من الأديرة الأخرى.

الأب متّى المسكين ألَّف أكثر من مائتَي وثمانين كتابًا، ويظهر منها أنه داعمٌ حثيث لوحدة المسيحيين، وله مجموعة كاملة وضخمة من الأحاديث الشفهية المسجلة، والتي لا نعرف عنها حتى الآن سوى القليل جدا.

الجزء الأول من المُلتقى، يوم السبت 21، سيكون مخصَّصًا لحياة وروحانية الأب متّى المسكين. بعد افتتاح المُلتقى من قبل رئيس دير بوزي، إنزو بيانكي، سيفتتح الأسقف الأنبا إبيفانيوس (وادي النطرون، مصر)، رئيس دير القديس أنبا مقار وخليفة متّى المسكين، سيفتتح أعمال المُلتقى برؤية واسعة لمجموع الإرث الإنساني والروحي الذي تركه أبونا متى وراءه. أنتوني أوماهوني (لندن) سيواصل تقديم ملخص لسيرة الراهب المصري. فؤاد نجيب (القاهرة)، المتتلمذ على الأب متّى المسكين، سيقدم صورة لرجل كرَّس حياته للحرية في المسيح. وخبير الدراسات القبطية البرتو إيلي (GIUSSANO - MI) سوف يركز على التأمل في العلاقات بين متّى المسكين والسلطات الكنيسة القبطية. بعد ظهر يوم السبت، اللاهوتي هاني حنا (القاهرة) سيقدم إطارًا لاهوتيًّا إنجيليًّا للأب متّى موضحًا كيف أن قراءة الكتاب المقدس تكتسب، بالنسبة له، معناها وجوهرها. تلميذ متّى المسكين، الأخ وديد المقاري، الراهب بدير القديس أنبا مقار، سيعرض الرهبنة كما كان يعتقدها ويعيشها أبوه الروحي، مقدمًا تأملات جديدة في موضوع غير معروف. خبير دراسة تاريخ آباء الكنيسة، وخبير الدراسات القبطية صموئيل روبنسون (لوند، السويد) سيبحث في الدور الذي قام به متّى المسكين في إعادة اكتشاف آباء الكنيسة، وكيف أثر ذلك على حركة الإصلاح الداخلي للكنيسة القبطية. خبير الدراسات القبطية مارك شيريدان (أورشليم) سيقدم ملخصًا لكثير من الكتابات التي خصصها هذا الأب من البرية المعاصر للصلاة. ستنتهي أعمال يوم السبت بتقرير من اللاهوتية القبطية عايدة نصيف التي ستقدم قراءة مبدعة للفكر السياسي والاجتماعي للأب متّى. دومينيكو لوتشياني (تريفيزو / فينيسيا) سيقود الحضور في رحلة عبر الزمن في منعطفات دير القديس أبو مقار، مُظهرًا الهندسة المعمارية والبيئية للراهب المصري الذي استطاع ابتكار واقعًا جديدًا مع بقائه وفيًا للمعطيات التاريخية. صباح يوم الأحد سيقام القداس وفقًا للطقس القبطي الأرثوذكسي، برئاسة الأنبا إبيفانيوس وبعض المطارنة والأساقفة الأقباط الحاضرين في المُلتقى. وسيتبع ذلك حلقة نقاش سيكون لها مقطعًا مسكونيًا وتقترح كموضوع متّى المسكين كما تراه الكنائس المسيحية. المتحدثون رؤوف إدوارد (تورونتو)، وبيتر هالدورف (بييركاـ سيبي، السويد)، ونيكولاوس كوريمينوس (أثينا)، وجوينولا لو سيريك (بييرفيش دولت، فرنسا)، و عادل سيداروس (ايفورا، البرتغال) وأوجو زانيتي (شيفيتوني بلجيكا) يأتون من مختلف الهيئات الكنسية الأرثوذكسية والكاثوليكية أو البروتستانتية.

مقرر الجلسة هو الأب جويدو دوتّي من دير بوزي والذي سيعهد إليه اختتام الأعمال.

قداس الأحد بدير بوزي سيقدم تسابيح الشكر للرب على هذا الحدث الروحي.

الأسقف الكاثوليكي جابرييلي مانا من مدينة بييللا سيرسل تحياته للمشاركين.

كما سيحضرالعديد من الرهبان والراهبات من كنائس الشرق والغرب .