XXIX Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa
Concisi, incisivi, paradossali, profondi ma anche pratici e spesso umoristici, i Detti o Apoftegmi dei padri del deserto sono frutto dell’esperienza dei monaci vissuti nei deserti egiziani tra il IV e il V secolo. Successivamente trascritti e raccolti in collezioni, tra V e VI secolo, molto probabilmente in Palestina, i Detti furono ben presto tradotti nelle principali lingue dell’ecumene, si diffusero in tutte le tradizioni ecclesiali e ancora oggi sono tra i testi più amati di tutta la letteratura spirituale cristiana.
PROGRAMMA
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XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
Semplice monaco, eletto vescovo di Ninive e dimessosi dopo solo cinque mesi per ritornare alla vita anacoretica, Isacco, vissuto in Mesopotamia nel VII secolo, è un autentico “santo ecumenico”, amato e letto ben oltre i confini della sua chiesa di appartenenza, l’antica Chiesa siro-orientale, per altro non più in comunione con il resto della cristianità a partire dal V secolo.
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L’appello di Paolo nella seconda lettera ai Corinzi non è semplicemente un’esortazione morale, ma un richiamo al fondamento della teologia cristiana: l’evento della riconciliazione del mondo e dell’umanità con Dio attraverso l’incarnazione passione morte e resurrezione di Gesù Cristo.
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