7 novembre 2024
La prima cosa che mi sembra importante è che Gesù ha parole che significano qualcosa anche per il cerchio dei perduti, quello dei più lontani. Gli esclusi e quelli che si sono allontanati lo vanno ad ascoltare interessati, ma lui non si ferma al predicare,ma instaura relazioni e li considera degni di attenzioni particolari. Agli occhi dei religiosi praticanti e dei teologi sembra “strafare” accogliendoli e condividendo la tavola, luogo di comunione, provocando così la loro mormorazione.
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6 novembre 2024
Ormai, l’ora del successo è suonata per Gesù! Infatti, non è solo una folla che va con lui, ma alla lettera “numerose folle”, e il capitolo successivo dirà che attorno a Gesù ci sono proprio tutti: “tutti gli esattori delle tasse e tutti i peccatori” insieme con “i farisei e gli scribi” (Luca 15,1).
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5 novembre 2024
Può sembrare, a volte, che siamo molto interessati al messaggio della parola di Dio. Possiamo forse avere anche un certo entusiasmo. Può anche darsi che siamo abbastanza impegnati in ambito ecclesiale. Ma poi, quando si arriva al momento di dover decidere, quando si affaccia la necessità di una scelta, di tempi, di luoghi, di relazioni, di beni, allora lì può darsi che torniamo indietro.
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4 novembre 2024
Nei brani di questi giorni Gesù sceglie il luogo della tavola come spazio in cui insegnare e oggi è proprio il modo di gestire la tavola che viene preso in esame. Nel vangelo di Luca il banchetto è un luogo privilegiato per Gesù per insegnare e compiere gesti che rompono le convenzioni per avvicinarsi all’altro e anche dare futuro all’altro. In questo vangelo sono narrati il pranzo presso Simone con la peccatrice; il pasto miracoloso fatto con i pani e i pesci moltiplicati da Gesù e i suoi apostoli; il pranzo che Marta prepara mentre Maria sta seduta ai piedi del Maestro; il banchetto imbandito dal padre misericordioso al ritorno del “figlio perduto”…
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2 novembre 2024
Fin dall’antichità più remota l’uomo sente il bisogno di far memoria di coloro che ha amato e che gli sono stati strappati dalla morte. Ogni cultura e ogni religione ha elaborato i suoi riti per fare questo. Nel libro del Siracide ad esempio, troviamo le parole che esprimono chiaramente questo bisogno umano: “Figlio, versa lacrime sul morto, e come uno che soffre profondamente inizia il lamento; poi seppelliscine il corpo secondo le sue volontà e non trascurare la sua tomba” (Sir 38,16).
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1 novembre 2024
In questa solennità Dio ci riunisce con i santi, suoi amici, in una gioiosa comunione fraterna. Accanto a questi amici del Signore cercheremo di ascoltare ancora una volta il messaggio delle beatitudini nel vangelo secondo Matteo.
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31 ottobre 2024
La pagina del vangelo oggi ci fa contemplare due tratti tutt’altro che contrastanti dell’umanità di Gesù: la sua risolutezza e la sua tenerezza. Due atteggiamenti che egli ha vissuto nello scorrere del tempo: un “oggi, un domani e un giorno seguente” attraverso cui la sua e le nostre esistenze si dipanano e prendono forma.
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30 ottobre 2024
L’annotazione iniziale che descrive Gesù cha passa per città e villaggi insegnando e camminando verso Gerusalemme è densa di significato. Apparentemente descrive ciò che Gesù sta facendo e dove sta andando, ma in realtà è una sintesi di tutta la sua vita terrena. Infatti, quel camminare verso Gerusalemme è un andare verso il luogo dove si compirà non solo la sua esistenza terrena ma anche il suo insegnamento.
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29 ottobre 2024
Le nostre due piccole parabole del giorno si collocano dopo un insegnamento sull’interpretazione dell’enigma del male, accompagnato dalla chiamata di Gesù alla conversione e seguito dalla parabola del fico sterile che chiama in causa la pazienza e la cura, e infine dall’episodio della donna curvata rialzata dalla misericordia di Dio.
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28 ottobre 2024
Gesù sale sul monte, luogo tipico nella Scrittura della rivelazione di Dio. Va da solo, per incontrare Dio faccia a faccia. L'evangelista Luca esplicita il fine di questa salita sul monte: la preghiera. Gesù "se ne andò ", si allontana dagli altri, dai suoi, per pregare, per sostare presso il Padre, per riaccogliere la sua presenza di vita. "E pernottò nella preghiera di Dio". Il suo rifugio è Dio. La preghiera è la sua casa.
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26 ottobre 2024
Al cuore del brano odierno del Vangelo vi è un accorato appello da parte di Gesù alla conversione. Gliene offrono l’occasione due tragici fatti di cronaca qui ricordati: un gruppo di Galilei ucciso da Pilato mentre stavano compiendo il sacrificio e un incidente occorso ad alcuni lavoratori in un cantiere al Tempio.
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25 ottobre 2024
Questo è il versetto centrale del vangelo di oggi. Il tempo, la natura, ci suggeriscono dei mezzi per poter giudicare quello che può accadere, ma Gesù ci chiede una capacità di giudizio, di valutazione, di discernimento più intensa, che viene dal profondo di noi stessi. Sì, ciascuno è chiamato ad avere una intelligenza capace di giudizio e di discernimento. Questo fa appello a un grande senso di responsabilità e a una ricerca di conversione continua.
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24 ottobre 2024
La pagina evangelica di oggi è di quelle che possono sorprendere per la loro apparente contraddizione, con quella che è l’immagine più comune di Gesù come uomo di pace. In Luca la parola pace compare in bocca agli angeli che annunciano la nascita di Gesù, “pace in terra agli uomini che egli ama” (2,14) e in bocca alla folla che introduce Gesù a Gerusalemme: “Benedetto colui che viene, il re nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!” (19,38).
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23 ottobre 2024
Questo testo di Luca è molto chiaro nel suo intento e tuttavia sconcerta un po’. Luca lo situa verso la fine di un capitolo in cui ha continuato a ripetere: “non abbiate paura”, esortando i discepoli ad avere fiducia nella vicinanza e protezione del Padre celeste in ogni circostanza e soprattutto nelle persecuzioni.
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