Da venerdì 1 a domenica 3 marzo
“Tradere: trasmettere, tradurre o tradire la Buona Notizia?”
Il lavoro della comunità a san Masseo
Attività agricole
Considerato il contesto in cui sorge la fraternità di Cellole, l’agricoltura è una delle principali attività.
L’orto offre ottime verdure di stagione ai monaci e ai loro ospiti ed è spesso occasione di condivisione con vicini e amici. Degna di nota è soprattutto la carciofaia, composta da più di 500 piante di carciofo, per la maggior parte empolese.
L’oliveto, ereditato dal precedente pievano, don Serafino Cantini, conta un centinaio di olivi, più che sufficienti per sopperire al fabbisogno della comunità e per farla sentire partecipe di questo orgoglio toscano.
Tra gli alberi da frutto, per ovvie ragioni climatiche, è il fico a primeggiare. In buona parte, le piante attuali sono figlie, ottenute per talea da uno dei monaci, di un unico, vecchio albero talmente locale da essere conosciuto come “il neruccio di Cellole”.
La grande quantità di fiori, infine, non risponde solo alla ricerca di bellezza che accomuna i monaci e i passanti. La lavanda infatti è utilizzata per produrre i tradizionali sacchetti profumati che donano freschezza agli ambienti e agli indumenti.
Il lavoro a Cellole
La grande varietà dei lavori svolti a Cellole scaturisce a un tempo dalla chiamata di ciascuno a mettere i propri doni a servizio degli altri e dalle concrete opportunità e necessità che emergono dal contesto locale. È così che alcuni di noi si dedicano all’attività agricola, altri alla lavorazione della ceramica; c’è chi si dedica allo studio dei padri della chiesa siriaca e chi compie il servizio della Parola, in diverse comunità e chiese locali; c’è chi si occupa della manutenzione degli edifici e del verde.
Beato Bartolo Bonpedoni, il «Giobbe della Toscana»
Nel saluto che il Priore di Bose premette alla celebrazione eucaristica di inaugurazione della permanenza stabile dei monaci in Cellole il 7 aprile
Sorta nei pressi di San Gimignano una nuova fraternità monastica di Bose
di STEFANO NASTASI
A Cellole, su una delle colline più belle di San Gimignano, domenica 7 aprile si è festeggiato la nascita di una nuova fraternità di monaci