Due amori

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3 novembre 2024

XXXI domenica nell’anno
Marco 12,28-34
di Sabino Chialà

I due amori sono criterio di verifica l’uno per l’altro, e di mutuo sostegno: l’amore per Dio alimenta quello per il prossimo e viceversa. Ne risulta che essi non siano più percepiti in concorrenza, che è una delle distorsioni in cui cade non di rado l’uomo religioso che è in ciascuno di noi. Si tratta infatti di percepire come l’amore per Dio non possa togliere nulla all’amore per il prossimo, e viceversa. Sono due amori che possono crescere solo insieme.

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Ri-chiamati a vedere e seguire

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27 ottobre 2024

XXX domenica nell’anno
Marco 10,46-52
di Sabino Chialà

Come Bartimeo, ogni discepolo, può finire cieco ai bordi della strada e ha bisogno di essere costantemente ri-chiamato, ri-illuminato, per potersi rimettere a seguire “lungo la via” e non ai suoi bordi. Ecco chi è il discepolo, chi sarà capace di entrare nella passione del Messia, che ormai si prospetta, senza restarne scandalizzato.

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Tra voi non è così

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20 ottobre 2024

XXIX domenica nell’anno
Marco 10,35-45
di Sabino Chialà

Gesù riassume nell’immagine del servizio-diaconia il senso ultimo dell’intera sua esistenza e anche della sua morte in croce, che dunque è solo l’epifania ultima del senso della sua vita intera. La croce è l’ultima e definitiva icona dell’essere “diaconale” di Gesù, del senso di tutta la sua esistenza. Lui, Servo del Signore e servo dei fratelli e delle sorelle.

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Uno sguardo che riorienta

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13 ottobre 2024

XXVIII domenica nell’anno
Marco  10,17-30
di Sabino Chialà

Entrare nel regno o ereditare la vita eterna sono due espressioni che richiamano una medesima realtà: quell’oltre di pienezza che, in vari modi, ogni essere umano desidera e cerca. Si tratta di entrare in uno sguardo, in uno spazio, in una vita. Ma come bambini o come protagonisti? Carichi di beni, di meriti, di aspettative di ricompensa oppure aperti al dono della grazia che opera tramite le fede?

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Progetto divino e debolezza umana

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6 ottobre 2024

XXVII domenica nell’anno
Marco 10,2-16
di Sabino Chialà

Per andare al cuore della Torah è necessario l’atteggiamento del bambino: vulnerabile, pronto ad accogliere il dono, nudo nel suo bisogno, capace di stupore. Questi potrà entrare nel Regno, comprendere il pensiero di Dio, interpretare la Scrittura per farne non uno strumento contro l’altro al fine di umiliarlo ma, quale il Creatore l’ha voluta, al servizio di relazioni rispettose, fedeli e feconde.

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Il dono resti dono

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29 settembre 2024

XXVI domenica nell’anno
Marco 9,38-50
di Sabino Chialà

Gesù chiede di non diventare gelosi ma grati del dono. Chiede di non innescare competizione, ma desiderio di condivisione. Invita a guardare in grande, a non chiudersi, e dunque a godere pienamente di un dono che sovrabbonda. A fare in modo che resti viva la memoria che quel dono lo abbiamo ricevuto tutti gratuitamente, anche perché ogni dono attira un altro dono

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Il piccolo al centro

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22 settembre 2024

XXV domenica nell’anno
Marco 9,30-37
di Sabino Chialà

In una logica cristiana, primi si è nella misura in cui, ogni giorno, nelle piccole come nelle grandi cose, ci si fa concretamente servi dei fratelli e delle sorelle. Questo è il vero e autentico primato nella chiesa. Poco oltre Gesù infatti parlerà della tentazione di quei farisei che ambivano ai primi posti. Primo è chi si fa concretamente servo dell’altro, perché il luogo centrale, nella comunità cristiana, appartiene invece al più piccolo.

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