ATHENAGORAS (FASIOLO)

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La vocazione di una comunità cristiana

Athenagoras Fasiolo è archimandrita del Trono ecumenico e responsabile del Vicariato arcivescovile di Toscana e Liguria della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta. È inoltre rettore del Monastero di Santa Barbara Megalomartire in Montaner di Sarmede (TV). Partecipa regolarmente a convegni e incontri teologici ed ecumenici, in Italia e all’estero. Con Pietro Chiaranz ha recentemente curato l’edizione e la traduzione italiana de I Documenti del Concilio di Creta (2017).

JOHN BEHR

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Monachesimo e matrimonio. Una comune vita di testimoni

John Behr è direttore del master in teologia del Seminario ortodosso St Vladimir di New York. Tiene corsi di patristica, dogmatica ed esegesi biblica anche alla Fordham University.
Nato nel 1966 nel Regno Unito da un prete russo ortodosso e dalla figlia di un pastore luterano tedesco, John Behr si è laureato in filosofia a Londra nel 1987, e ha conseguito poi un Master in Studi Cristiani orientali presso l’Università di Oxford, sotto la direzione del vescovo Kallistos (Ware). Dal 2001 è professore ordinario al Seminario di St Vladimir, di cui è stato anche decano dal 2007 al 2017. Dirige inoltre la Popular Patristics Series per la casa editrice SVS Press.
La sua produzione scientifica è vastissima e spazia da Ireneo di Lione a Origene, da Clemente di Roma a Diodoro di Tarso e Teodoro di Mopsuestia. Il suo progetto più recente è uno studio patristico-esegetico sul quarto vangelo.

PETER BOUTENEFF

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La bellezza nella vita cristiana: l’esperienza del perdono

Peter Bouteneff è professore di teologia sistematica presso il seminario ortodosso St Vladimir. Diplomatosi in musica nel 1983, visse e lavorò in Giappone. In seguito, ottenne la laurea in teologia presso l’istituto St Vladimir e il dottorato a Oxford sotto la guida di Kallistos Ware. Ha lavorato a lungo nel dialogo teologico, in particolare come segretario esecutivo di Fede e costituzione al Consiglio ecumenico delle Chiese, e ha scritto molto sulle relazioni tra la chiesa ortodossa e le altre chiese. La sua doppia realtà di teologo e musicista l’ha portato a esplorare soprattutto i legami tra teologia e cultura. È responsabile editoriale della collana “Foundations” della SVS Press e dirige l’Arvo Pärt Project presso l’istituto St Vladimir, organizzando concerti, corsi e pubblicazioni, tra cui la sua Arvo Pärt: Out of Silence.

La sua pubblicazione più recente è invece How to Be a Sinner, che offre meditazioni sul riconoscersi peccatori.


Attingendo principalmente agli scritti della filosofa e mistica francese Simone Weil, ma anche all’opera di Hans Urs von Balthasar (con riferimento anche alla musica di Arvo Pärt), la relazione proporrà una serie di riflessioni sul rapporto tra bellezza, afflizione, peccato, pentimento e perdono.

JOHN FOTOPOULOS

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Dimentichi del passato e protesi al futuro (Fil 3,13-14). 
La chiamata di Dio in Gesù Cristo


In Filippesi 3,13-14, Paolo usa la metafora di un corridore che gareggia in una gara per rappresentare la vita dell'apostolo stesso. Paolo ignora le cose che stanno dietro e tende alle cose che stanno davanti, agognando alla meta della chiamata celeste di Dio in Cristo Gesù. Ma che cosa significa esattamente la parola "chiamata" nelle lettere di Paolo e nelle Scritture? Dopo aver brevemente esaminato questo termine, la relazione prender' in esame Filippesi 3,13-14 e il suo contesto per evidenziare ciò che Paolo sta cercando di trasmettere in questi versetti. Infine, sar' proposta una breve attualizzazione di questo testo per quanto riguarda la direzione in cui la Chiesa ortodossa è spesso concentrata oggi.

PhD, Loyola University, Chicago
MDiv, Holy Cross Greek Orthodox School of Theology
BA, Hellenic College

HILARION DI VOLOKOLAMSK

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La vita in Cristo

Il metropolita Ilarion di Volokolamsk, membro della Commissione mista internazionale per il dialogo tra la chiesa cattolica romana e la chiesa ortodossa, è uno dei teologi ortodossi contemporanei più conosciuti. Dopo aver compiuto la propria formazione teologica all’Accademia di Mosca, ha conseguito il dottorato a Oxford con una tesi su Simeone il Nuovo Teologo; ordinato vescovo nel 2001, il metropolita Ilarion è dal 2009 presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. È inoltre musicista e autore di numerose composizioni, tra cui la Passione secondo Matteo, per soli coro e orchestra.

Tra le sue opere principali, sono usciti in italiano quattro volumi dell’ampia sintesi sull’ortodossia (La Chiesa ortodossa I. Profilo storico, prefazione di K. Koch, Bologna 2013; II. Dottrina, Bologna 2013; III. Tempio, icona e musica sacra, prefazione di G. Ravasi; IV. Liturgia, prefazione di L. Sandri), ed è in corso la traduzione della cristologia in sei volumi: Iisus Christos. Žizn’ i učenie (Gesù Cristo. Vita e insegnamento), 6 voll., Moskva 2016-2017. Presso le edizioni Qiqajon sono usciti: La gloria del Nome. L’opera dello schimonaco Ilarion e la controversia athonita sul Nome di Dio all’inizio del xx secolo (2002); La forza dell’amore. L’universo spirituale di Isacco il Siro (2003); Cristiani nel mondo contemporaneo (2013); Cammino di luce (2018).

MICHEL VAN PARYS

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La vocazione monastica in occidente oggi

Michel van Parys è nato nel 1942 a Gent (Belgio) e nel 1959 è entrato nel monastero benedettino di Chevetogne. Ha studiato filosofia, teologia, lingue classiche orientali all’Università Sorbona di Parigi, discutendo una tesi su san Gregorio di Nissa. Ordinato prete nel 1969, nel suo monastero ha ricoperto successivamente le cariche di maestro dei novizi, priore e abate.
Dopo aver dimissionato dall’abbaziato, è stato consultore della Congregazione delle chiese orientali a Roma, delegato pontificio per i mechitaristi armeni di Venezia, igumeno per nomina papale dell’abbazia di Santa Maria di Grottaferrata. Ora è padre spirituale del Pontificio collegio greco a Roma. Oltre ad essere stato direttore della rivista Irénikon dal 2002 al 2013, padre Michel è tuttora membro del comitato scientifico dei Convegni ecumenici internazionali di spiritualità ortodossa, che si tengono ogni anno nel monastero di Bose. Tra i suoi scritti ricordiamo: Uno con tutti: essere monaci oggi (Qiqajon, 2008); Incontrare il fratello (Qiqajon 2002).

NEKTARIOS DI ARGOLIDOS

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La vocazione monastica nella chiesa greca oggi

Nektarios (Antonopoulos) nacque nel 1952 ad Amarusio, poco distante da Atene.
Nel 1976 fu tonsurato monaco e ordinato diacono dal metropolita di Corfù, Policarpo, per entrare l’anno successivo nel monastero della Trasfigurazione di Sagmata. Nel 1983 fu ordinato presbitero e incardinato nella diocesi di Tebe e nel 1991 fu eletto igumeno del monastero della Trasfigurazione.
Dal 2013 è vescovo metropolita dell’Argolide, con sede a Nauplia.