Sulla poesia e sui poeti
“Sono passata da una concezione della poesia come incantamento, piacere sensuale che deriva da una successione ordinata di suoni e di sensi, alla poesia come pensiero emozionato o emozione pensante”.
“Sono passata da una concezione della poesia come incantamento, piacere sensuale che deriva da una successione ordinata di suoni e di sensi, alla poesia come pensiero emozionato o emozione pensante”.
La grande rivoluzione che il cristianesimo ha portato è stata quella di introdurre l’età del Figlio, inaugurando così l’età della libertà. L’Europa ha avuto con il cristianesimo un rapporto che si può definire simbiotico: inseparabile, perché nasce sullo sfondo dell’evento cristiano, ma allo stesso tempo contraddittorio, infatti ha conosciuto momenti di crisi, nel senso di rottura, ma anche di giudizio e di confronto, che hanno portato alla situazione attuale, qualitativamente diversa dalle crisi che si sono verificate nel passato.
Per comprendere gli ultimi anni della chiesa cattolica e il fenomeno di opposizione nei confronti di papa Francesco, opposizione che ha il suo nucleo principale negli Stati Uniti, bisogna ripercorrere, ha spiegato Faggioli, quanto accaduto negli ultimi 50 anni nel rapporto tra chiesa, società e politica.
Domenica 17 Giugno si è tenuto il Confronto con Ezio Mauro, giornalista e direttore per 20 anni, fino al 2016, del quotidiano la Repubblica. La giornata è stata introdotta da fr. Enzo
Durante la mattinata fr. Enzo ci ha fatto percorrere un “tragitto di memoria” per vedere come il problema del rapporto con il mondo si fosse posto fin dalla Chiesa primitiva, sottolineando la “plurivocità” delle soluzioni adottate dalla multiformità delle comunità cristiane
Tema di questa Domenica era la vita ecclesiale, in particolare “la vita di ogni giorno nella Chiesa come ciascuno di noi può viverla, come il vangelo ci chiede di viverla e come oggi va vissuta”: come si vive oggi e nel nostro contesto italiano l’ecclesialità?
Il tema della bellezza compare già alle origini della filosofia come una realtà che inquieta, scompone, esce dall’ordine razionale. In seguito, Kant la definirà “senza concetto, senza scopo e senza possesso”, mentre Thomas Mann utilizzerà un termine derivato dal verbo “trafiggere”