19 marzo 2025
Oggi ricordiamo Giuseppe, il carpentiere di Nazareth scelto da Dio per inserire il Figlio suo, Gesù, nella discendenza di Abramo e di Davide, il re “secondo il cuore di Dio” (1Sam 13,14; At 13,22). Spesso dipinto come perplesso e comunque silenzioso, Giuseppe è detto da Matteo “giusto” (v. 19).
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18 marzo 2025
Importante accostamento mi sembra quello che qui Gesù fa: i “tesori sulla terra” e il cuore, e poi il corpo e l’occhio. Perché importante? Perché mi sembra che rilevi una dinamica fondamentale della vita cristiana, che si rivela poi anche fondamentalmente umana, vale a dire la scoperta, che forse a volte si fa a un certo punto della vita, sollecitati dagli eventi della vita stessa, che l’unica vera proprietà che su questa terra è concessa al cristiano, ma anche all’uomo che voglia vivere nella pace, è quella del suo cuore.
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17 marzo 2025
Il Padre cui ci rivolgiamo è un Padre che si colloca oltre le nostre rappresentazioni di qualsiasi paternità umana, egli è un “Padre che è nei cieli” (v. 9), una paternità di altra natura; è un Padre “nostro”, che nella sua essenza apre alla filialità e alla fraternità. Non possiamo possedere Dio Padre come una nostra proprietà privata: il Padre è sempre comune, è amore condiviso con i “fratelli tutti”. Nessuno può ergersi come originale figlio e conoscitore di un tale Padre, perché egli è Padre di tutti.
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