† Andrei, Arcivescovo di Vad, Feleac e Cluj e Metropolita di Cluj, Maramures e Salaj, è autore di decine di libri e monografie specializzate e di oltre cento articoli su riviste internazionali. Ha inoltre curato una decina di volumi di convegni internazionali di teologia e dirige tre collane presso le edizioni„Reîntregirea” (Fonti spirituali, Logos e simbolo e Pastorale missionaria – Missiologia Pastorale).
È tra i fondatori dell’Università “1° dicembre 1918” di Alba Iulia, dove tiene la cattedra di morale e spiritualità ortodossa, disciplina che insegna anche all’Università “Babeş-Bolyai” di Cluj-Napoca.
Ha fondato e presiede diversi centri di ricerca in teologia: l'Istituto di Ricerca in Pedagogia e Psicoterapia Pastorale dell'Università ortodossa “1° dicembre 1918”, il Centro Studi “Saint-Serge” Paris-Alba Iulia e il Centro di studi interreligiosi e psico-pedagogia cristiana di Alba Iulia.
Nel 2002 il presidente di Romania gli ha conferito l'ordine di “Grande Ufficiale al merito”; dal 2007 è membro dell'Accademia delle scienze e delle arti di Salisburgo (Austria). Nel2012 ha ricevuto la laurea honoris causa all'Università tecnica di Cluj-Napoca.
È membro del Sinodo permanente della Chiesa ortodossa romena, organo deliberativo ed esecutivo della Chiesa ortodossa romena.
La chiesa corpo di Cristo e i carismi del popolo di Dio
Padre Nassam Nassif è professore all’Istituto di Teologia “San Giovanni Damasceno” dell’Università di Balamand, dove insegna dal 2005. Dal 2015 è anche coordinatore del baccellierato in teologia.
Quale presbitero della Chiesa ortodossa di Antiochia, il reverendo Bassam Nassif si preoccupa di integrare la teologia pastorale della Chiesa ortodossa con la ricerca e l’esperienza delle scienze umane, che conduce alla formazione di una cura pastorale terapeutica. Lo scopo di p. Nassif è di affrontare le sfide contemporanee che la Chiesa si trova di fronte in un mondo pluralistico e secolarizzato. Fondandosi sulla ricerca scientifica e sulla ricca tradizione della Chiesa, egli cerca di offrire un approccio moderno alla pastorale, che pervenga alla giustizia dell’uomo. Dal 2015, in particolare, dirige un progetto di ricerca sulle implicazioni pastorali della post-modernità sul matrimonio e la vita familiare.
Secondo san Paolo, i membri della Chiesa “crescono in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso…” (Ef 4,15-16). Com’è possibile che si realizzi, sinergicamente, quest’opera di crescita ed edificazione all’interno del Corpo di Cristo? Qual è il valore dei vari carismi? Questa relazione presenta il ruolo centrale dei carismi e il loro fine vitale nell’economia della salvezza, focalizzandosi su alcuni dei primi testi patristici sul tema. A partire da intuizioni che emergono dalla cura pastorale, essa aspira a suscitare una riflessione sulla teologia della vocazione cristiana (matrimonio, celibato per il Regno di Dio e monachesimo).
Dimensioni della preghiera. San Saba nel deserto di Giuda.
Stephen Cavanna Headley è nato in Pennsylvania nel 1943. Dopo la laurea in studi orientali (cinese e sanscrito) alla Columbia University (1969), continua gli studi a Parigi con un master in filologia sanscrita all’Ecole Pratique (1972) e un dottorato in antropologia sociale alla Sorbona (1979). Nel frattempo, studia teologia al Seminario St Vladimir di New York e all’Institut St Sèrge di Parigi.
Tra il 1981 e il 2008 lavora al Centro nazionale francese per la ricerca scientifica e tra il 1998 e il 2008 è coinvolto nel gruppo di ricerca dell’antropologo Louis Dumont.
Tra il 1973 e il 2005 compie lunghe ricerche sul campo a Java, mentre tra il 2006 e il 2010 insegna a Mosca e intraprende studi antropologici sulla vita parrocchiale.
Vorrei suggerire che l'eredità più importante della vita monastica nel deserto della Giudea è il typikon monastico di San Saba. Avendo in seguito influenzato il rito della cattedrale nella città imperiale di Costantinopoli, l'innografia sabaita di Gerusalemme, arricchita dalla tradizione studita, si garantiva un posto indelebile negli ordo liturgici ortodossi, sia parrocchiali che monastici. Questa regola liturgica della vita monastica fu normativa per molti secoli, ma ebbe una grandissima influenza anche al di fuori dei monasteri e in particolare in ambiente urbano, dove l'innografia sabaita ebbe un’immensa diffusione. Il corifeo di questo dono poetico dei monasteri di “San Saba" alle parrocchie urbane in tutto il mondo ortodosso fu San Giovanni di Damasco (c. 675/6 -749), teologo, poeta e musicista, che venne in Palestina e forse anche a San Saba, dove sarebbe vissuto componendo i tre grandi canoni dell’anno cristiano.