Vassiliki Stathokosta

Leggi tutto: Vassiliki StathokostaDiscernere insieme la verità. L’accordo cristologico nel dialogo tra ortodossi calcedonesi e chiese orientali

Vassiliki Stathokosta ha studiato teologia all’Università di Salonicco, poi all’Istituto ecumenico di Bossey e alla Scuola teologica di Friburgo. A partire dal dottorato i suoi interessi si sono focalizzati sulla storia del movimento ecumenico da un punto di vista ortodosso. Dal 2009 insegna teologia del movimento ecumenico alla Facoltà di teologia dell’Università di Atene. È inoltre consulente per gli affari ecumenici del Patriarcato di Alessandria ed è stata più volte delegata della Chiesa di Grecia in vari incontri di dialogo.

 TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO

Karekin Hambardzumyan

Leggi tutto: Karekin HambardzumyanRiconoscere l’altra tradizione. Il dialogo teologico tra Chiesa armena e Costantinopoli nella Cilicia armena del XII secolo

Laureatosi al Seminario teologico “Gevorkian” (Armenia), Karekin Hambardzumyan ha conseguito un dottorato in esegesi all’Università di Sheffield, nel Regno Unito. Nel 2008 ha fondato il Centro culturale giovanile “Tsirani” e dallo stesso anno è membro della Confraternità della Santa Etchmiadzin. Tiene dei corsi di armeno classico ed è preside del Seminario teologico  “Gevorkian”, dove insegna anche ermeneutica.

 TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO

Porphyrios Giorgi

Leggi tutto: Porphyrios GiorgiIl discernimento in tempo di guerra: la Chiesa di Antiochia e la guerra civile in Libano (1975-1990)

Presso l’Università di Balamand il diacono Porphyrios è decano dell’Istituto di Teologia «San Giovanni Damasceno» e professore associato di teologia dogmatica. È anche visiting professor in numerose facoltà teologiche, in particolare in Grecia e Romania. Ha preso parte a numerosi convegni internazionali dedicati al cristianesimo antico e alla teologia tardo-bizantina, a dialoghi inter-cristiani e all’elaborazione di un pensiero teologico ortodosso aperto al mondo contemporaneo.
Ha pubblicato molti libri, in particolare una trilogia di conferenze tenute a Balamand a partire dal 2007 e la sua tesi dottorale La resurrezione e la vita: l’escatologia di san Gregorio Palamas.

 TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO

John Erickson

Leggi tutto: John EricksonNato e cresciuto in Minnesota, John Erickson ha aderito alla Chiesa ortodossa in America nel 1964. Ha studiato filosofia all’Università di Yale e teologia al Seminario “St. Vladimir”. Dal 1973 al 2009 vi ha poi insegnato diritto canonico e storia della chiesa, e ha svolto l’incarico di decano tra il 2002 e il 2007. Nel 2006 è stato ordinato presbitero.
Le sue pubblicazioni si concentrano spaziano dalla musica liturgica alla storia dei cristiani ortodossi in America e al dialogo tra ortodossi e cattolici.


Il tempo del discernimento. Storia e memoria

SINTESI

Storia e memoria: negli ultimi cinquant’anni antropologi e psicologi, teorici sociali e filosofi hanno riflettuto sulla relazione di questi termini associati. Spesso hanno attirato l’attenzione su un ulteriore elemento: dimenticare. Come fanno notare, la costruzione della storia è un processo selettivo. Poiché alcuni fatti (o “fatti alternativi”) sono strumentalizzati, altri vengono dimenticati. Mentre alcuni ricordi sono promossi come rappresentanti della memoria collettiva, altri sono repressi. Nei memoriali, nelle celebrazioni e nelle commemorazioni, chi o che cosa viene ricordato? Chi o che cosa viene dimenticato, inavvertitamente o espressamente? Domande come queste hanno assunto nuova urgenza negli ultimi decenni, e non solo per gli ortodossi. Troppo spesso in passato abbiamo permesso alle vecchie lamentele di diventare indicatori dell’identità e trasformare ferite reali o percepite in armi. Serve ora un discernimento delle vie verso il perdono e la riconciliazione.

TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO

Sebastian Brock

Leggi tutto: Sebastian BrockNato nel 1938, dopo gli studi delle lingue classiche (greco e latino) e orientali (ebraico e aramaico) all’università di Cambridge, Sebastian Brock ha conseguito il dottorato in filologia all’università di Oxford sul testo biblico della Settanta. Ha insegnato nel Dipartimento di Teologia dell’Università di Birmingham e, dal 1974 fino al 2003, nella facoltà di studi orientali all’Università di Cambridge e Oxford. È membro del Comitato editoriale di Sobornost/Eastern Churches Review e curatore della Collezione Mingana di manoscritti a Birmingham.
Numerosissimi sono i suoi scritti sulla letteratura siriaca  e le edizione di testi antichi da lui curate. In italiano ricordiamo: “Una fontana inesauribile”: la Bibbia nella tradizione siriaca (Lipa, 2008); L’occhio luminoso: la visione spirituale di sant’Efrem (Lipa, 1999).


I sensi spirituali nella tradizione siriaca

SINTESI

Sebbene l’espressione “sensi spirituali” compaia per la prima volta in siriaco in un autore del V secolo, Giovanni di Apamea, il concetto è già presente in autori precedenti come Ephrem. La relazione esplorerà il ruolo dei sensi spirituali in connessione con il discernimento negli scritti di alcuni padri siriaci tra iv e VIII secolo.

TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO

Filofej (Artjušin)

Leggi tutto: Filofej (Artjušin)Dopo aver studiato al seminario di Rjazan’ (2000-2004) e di Mosca, dove si è licenziato nel 2006 con la traduzione del De Iosepho Patriarcha di sant’Ambrogio di Milano, ha proseguito la sua formazione all’Accademia teologica di Mosca e presso la Pontificia Università Gregoriana, conseguendovi nel 2013 il dottorato in scienze bibliche (Raccontare la salvezza attraverso lo sguardo: Portata teologica e implicazioni pragmatiche del “vedere Gesù” nel Vangelo di Luca, Roma 2014).
Dal 2014 insegna introduzione all’esegesi biblica presso il Dipartimento di Studi Biblici dell’Accademia teologica di Mosca. I suoi interessi scientifici includono lo studio dei vangeli sinottici, i moderni metodi esegetici e la traduzione dei padri occidentali.


Il discernimento nelle lettere di san Paolo

SINTESI

Tra gli scritti del NT, le epistole di San Paolo sono una fonte teologica suprema per la dottrina biblica del “discernimento” (diákrisis). La varietà e l’alternanza dei termini greci che circoscrivono questo fenomeno insieme spirituale e culturale rende palese l’intuito pragmatico dell’Apostolo che, nel far appello all’uomo, si rifà continuamente al mistero (mystèrion) di Dio rivelato in Gesù Cristo. Pertanto l’evangelo di Paolo punta propriamente sull’inafferrabilità oggettiva del disegno imperscrutabile di Dio, e cioè l’apofatismo del discernere da una parte; dall’altra, invece, su un’apertura estrema: l’immanenza di Dio nei confronti dell’uomo in un contesto apocalittico pregno di tematiche salienti quali responsabilità umana, vigilanza, perseveranza, divisione (krísis). Tra quei due poli (l’immanenza e la trascendenza, l’imminenza e la lontananza, il già e il non ancora) ruota la dialettica del discernere: sia per la comunità, sia per il singolo fedele messo a confronto con un bisogno esistenziale: il saper crescere nella misura di Cristo (Ef. 4, 13), nella carità amorevole, in un ascolto reciproco, nell’osservare i segni dei tempi, nello scrutare quotidianamente le parole della Scrittura. Il discernimento, secondo Paolo, è un principio attivo, impensabile senza una risposta immediata e un agire proporzionato, da parte dell’uomo.

Il dono e insieme l’arte del discernimento si sintetizzano nell’iconografia russa della Santissima Trinità di Andrej Rublev. La sua ricca spiritualità e profondità teologica chiamano le comunità cristiane a un risveglio interiore e promuovono uno sguardo relazionale, un’accoglienza reciproca, ma anche un giudizio intensificato dall’amore trinitario di Dio nei confronti dell’uomo.
Parole chiave: lettere paoline, discernimento, pragmatica, mistero, dialettica, amore, apocalittica, rivelazione, giudizio, apofatismo, icona, Trinità, comunità, relazione.

TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO

Irina Paert

Leggi tutto: Irina PaertDopo la laurea in scienze sociali e storia all’Università di stato degli Urali di Ekaterinburg (Russia), Irina Paert si è specializzata in storia centroeuropea all’Università di Budapest e ha compiuto un dottorato in storia sociale all’Università di Essex (UK), proseguendo ulteriormente gli studi  alle Università di Manchester e di Bangor (UK). Ha lavorato per alcuni anni come ricercatrice al Centro di studi sulla cultura contemporanea di Tallinn e ora è ricercatrice all’Università di Tartu (Estonia). Appartiene a numerose associazioni di studio storico-culturali e la sua ricerca si focalizza in particolare sulla storia religiosa della Russia e in particolare sul fenomeno dei Vecchi credenti. Tra i suoi libri: Old Believers, Religious Dissent and Gender in Russia 1760-1850 (Manchester 2003), e Spiritual Elders: Charisma and Tradition in Russian Orthodoxy (DeKalb, 2010).

TUTTI I RELATORI DEL CONVEGNO