Senza soccombere

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13 settembre 2025

Le parole di Gesù sono chiare, plastiche, profondamente radicate alla realtà. Sono le parole di un uomo acuto osservatore della natura e profondo scrutatore del cuore umano. Sono le parole di un uomo che ha vissuto nella sua pelle ciò che ha espresso con la bocca. È lui l’albero buono che ha prodotto frutto buono. È lui l’uomo buono che dal buon tesoro del suo cuore ha tratto fuori il bene proclamando l’effathà della vita. 

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Cecità

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12 settembre 2025

«La cecità stava dilagando, non come una marea repentina che tutto inondasse e spingesse avanti, ma come un’infiltrazione insidiosa di mille e uno rigagnoli inquietanti che, dopo aver inzuppato lentamente la terra, all’improvviso la sommergono completamente», scriveva José Saramago nel suo romanzo Cecità, e più oltre concludeva: «ormai è chiaro, nessuno potrà salvarsi, la cecità è anche questo, vivere in un mondo dove non ci sia più speranza».

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Il sogno di Dio per noi

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10 settembre 2025

Ascoltare oggi le Beatitudini dà l'impressione di parlare al vento, come se queste parole di Gesù restassero inascoltate, nessuno riesce ad ascoltarle, sono sopraffatte dal rumore della violenza e della guerra. E invece proprio in questi tempi, proprio oggi che la liturgia ce le offre, le beatitudini vanno ripetute, ricordate, mai abbandonate.

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Fuori del coro

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8 settembre 2025

Memoria della nascita di Maria di cui il calendario liturgico ricorda, con Gesù e Giovanni il Battista, non solo la “nascita al cielo” della fine della vita, ma anche quella dell’inizio, a sottolineare la particolare importanza, per la storia di salvezza, di ciò che hanno vissuto e del come l’hanno vissuto.

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